In questo momento storico, molte persone sono decise a sostenere e supportare il made in italy, il nostro grande vanto all’estero e che poco, ammettiamolo, consideriamo in Italia. Ogni giorno inventiamo una scusa diversa per non comprare capi, prodotti italiani e quello che pensiamo sia made in italy, alla fine non lo è davvero. Non c’è bisogno di cercare e scavare per giorni, come per ogni cosa basta partire dalle basi: leggere le etichette.
E in questo articolo non leggeremo delle etichette qualunque, ma quelle cosmetiche. Perchè ci sono molto più brand beauty prodotti in Italia di quanto si pensi ed è importante conoscerli, per capire cosa significa supportare il made in italy in ogni suo aspetto.
Le basi vicenti dell’industria cosmetica: il terzismo
Quando pensiamo al made in italy, e quando all’estero si pensa al made in italy, attrubiamo subito alta qualità ai prodotti realizzati nel nostro paese. Questa carateristica che ci contradisstingue, fa parte anche del mondo cosmetico: siamo infatti tra i primi terzisti cosmetici del mondo. La produzione per conto terzi è molto semplice da spiegare: esistono laboratori esterni che producono rossetti, mascara, palette e molto altro per diversi brand. Come se una sarta realizzasse un abito di alta moda, con la supervisione dello stilista in qualche caso, per conto di un marchio che lo rivende al pubblico.
I laboratori terzisti italiani sono tra i più ricercati, come già detto, e si trovano per la maggior parte nell’area settentrionale dell’Italia e hanno in totale un fatturato di “oltre 4,4 miliardi di euro di ricavi, 20mila addetti occupati e un tasso di investimento in ricerca e sviluppo doppio rispetto alla media del settore manifatturiero italiano (7% contro 3%)” ( fonte: Il sole 24 ore, dati di giugno 2019). Il settore della cosmesi è un impero in continua cresci e quello della produzione, come potete leggere, non è da meno: basti pensare che tra le 5 società leader della cosmesi quotate in borsa e con il maggior fatturato, al secondo posto si posiziona Intercos, una delle più importanti società terziste (fonte: Il sole 24 ore).
Perchè vi parlo dico questo?
Per farvi rendere conto che sostenere anche questo aspetto del made in italy è importante: migliaia di persone lavorano in questo campo, un campo costantemente in crescita che può possibilmente portare a nuovi posti di lavoro. Anche sapere queste cose ci rende consumatori consapevoli.
Quali sono i brand esteri che sono prodotti in Italia?
Partiamo da un esempio che per molti beauty addicted sembrerà quasi scontato. Sin dalla nascita beauty brand di Rihanna, abbiamo sempre avuto la speranza che potesse arrivare presto da noi. Sui pack dei prodotti Fenty Beauty , infatti, si trovavano le spiegazioni dei prodotti anche in italiano e la scritta Made in Italy è ben visibile e chiara. Anche Natasha Denona produce le sue formule in Italia e se cercate con attenzione in rete, qualsiasi articolo o comunicato stampa ve lo confermerà; così come per Charlotte Tilbury, che non si lascia solo ispirare nel nominare i suoi prodotti ma lascia che il made in italy si trovi principalmente in una formula di alta qualità, che tanti di noi amano. I brand che si affidano ai laboratori italiani non sono finiti: troviamo Huda Beauty, Dior, Chanel, Estée Lauder, Lancôme, Bobbi Brown, Elizabeth Arden, Sephora, Pupa, Helena Rubinstein, Shiseido e molti altri.
Come scoprirlo? Basta leggere sul packaging dei vostri prodotti preferiti, potreste trovare delle soprese interessanti!
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