In un’altra vita, sarei stata sicuramente una Cosmetolga. O una chimica specializzata in formulazioni cosmetiche, con un bel camice bianco e provette e formule di ogni tipo. In un’altra vita, perché in questa qualsiasi cosa sia velatamente scientifico/matematico ( sopratutto matematico, ammettiamolo) viene rifiutato dal mio cervello. Al liceo in chimica ero abbastanza brava, ma non così tanto da poter solo pensare di scegliere un indirizzo universitario che la contenesse in minima parte.
Proprio per questo desiderio nascosto e impossibile da realizzare da una letterata come me, il libro ” La scienza nascosta dei cosmetici” di Beatrice Mautino ha saputo farmi ritrovare la pace dei sensi indagando su due cose che amo molto: il mondo del cosmesi nella sua costruzione e la consapevolezza nei nostri acquisti. Dopo aver letto e amato il suo primo saggio a tema cosmetico, non potevo che acquistare questo nuovo libro, divorarlo e parlarvene in questa rubrica.
La scienza nei cosmetici: Quali sono i temi trattati?
Rispetto al precedente volume, trovo che i temi trattati siamo molti di più, nonostante ci siano ancora temi trattati in precedenza ma ampliati ancora di più come nel caso delle creme solari e della vitamina D, dei siliconi e alternative, della manifattura cosmetica ma anche novitá come le problematiche e il mondo affascinante del talco, la professione dei coloristi, il tema delle microplastiche, delle tinte per capelli e dell’henne.
Cosa ne penso
Il libro, l’ho già detto su Instagram brevemente, mi é piaciuto molto di più di “Il trucco c’è e si vede”. Mentre nel primo libro vengono confermate teorie, approfondimenti e tematiche, in questo ho ritrovato un attualità maggiore e una parte più informativa, che non mirava a dare una risposta a tutto ma solo una visione più completa di situazioni ( come la tossicità delle creme solari oppure i glitter e le microplastiche) che ancora oggi non hanno una risposta semplice e una soluzione come molti pensano.
Lo scopo de “La scienza nascosta dei cosmetici” non é solo ribaltare bufale e controversie, ma anche ampliare il nostro sguardo da “profani” verso un mondo che è sempre più interessante di quanto pensiamo.
Come il mestiere del colorista, il capitolo sulla produzione di Talco in Val Germanasca. E tutto questo é raccontato in un modo non per nulla noioso: l’autrice é capace di farvi immergete con i suoi pensieri e sensazioni in quello che ha vissuto durante le ricerche e le visite nei luoghi, come la sensazione del tocco del talco, il fascino del mondo dei colori e delle formulazioni.
Certo, non mancano le parti più tecniche che sono comunque mitigate dai racconti e dalle spiegazioni degli esperti con cui lei ha parlato, che rendono il libro comprensibile a tutti. È una lettura più impegnativa in alcuni capitoli rispetto al primo libro dell’autrice, ma nulla di così insormontabile.
Alcune delle considerazioni che ritrovate all’interno le conoscerete già se seguite Beautrice Mautino su Instagram, ma é stato bello vedere l’ampliamento delle sue stories in forma cartacea. Non é quindi una sopresa il fatto che consiglio questo libro e che sono stata contenta di averlo acquistato!
Pro: Perché acquistare la scienza nei cosmetici?
- É il libro giusto per voi se amate il mondo della cosmesi e volete scoprirne gli arcani più nascosti, comprovati da spiegazioni di saggi, di persone che ne vivono la parte più nascosta ogni giorno lontano dal magico mondo del marketing
- É il libro giusto per voi se vi piace informarvi su questo mondo, allontanando i pregiudizi e le bufale web tramite mezzi comprensibili a tutti
Contro: Perché non acquistare la scienza nei cosmetici?
Come per la scorsa recensione, non é un libro per chi non sa accettare opinioni diverse dalla propria. La stessa autrice dice che il suo scopo non é convicerci delle sue idee, ma mostrare quello che ha imparato per renderci consumatori più consapevoli ( e sapete a quanto tengo a questo discorso).
Potete acquistare il libro nelle maggiori librerie e su Amazon, ad un prezzo di 16€.
A presto!