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Letture per amanti di fanfiction: Fangirl e Carry On di Rainbow Rowell


Nonostante i riferimenti nerd siano all’ordine del giorno nella mia vita reale, qui sul blog non vi ho rivelato spesso della mie passioni nerd e tra tutte le attivitá che caraterizzano gli appassionati dei generi fantasy e sci-fii, ci sono le fanfiction.

Cosa sono le fanfiction?

Le fanfiction sono dei racconti scritti dai fan di un terminato film/telefilm/libro che hanno come protagonisti i personaggi di tale opera. Servono a raccontare aspetti dell’opera che non vengono trattati, a dare nuova vita ad una saga ormai finita e dare un lieto fine a chi non l’ha avuto. La fantasia dei lettori si sbizzarrisce nelle fan fiction, tanto da diventare dei meravigliosi racconti che hanno il potenziale di diventare ottimi libri. Dai libri nati dalle fanfiction ricordiamo 50 sfumature di Grigio e After, che sono i titoli che hanno avuto più successo, ma ovviamente non si può riassumere il mondo delle fanfiction solo a loro.

Perché vi parlo di fanfiction? Perché i due libri di cui vi parlerò in questo articolo hanno questa tipologia di racconto in comune e si sono rivelati una sorpresa per me, che sono amante del genere ma trovo che non venga mai riportato nel modo giusto!

Fangirl – RainBow Rowell: cosa ne penso


Il primo libro di cui voglio parlare é Fangirl di Rainbow Rowell.

Trama

Approdata all’università, dove la sua gemella Wren vuole solo divertirsi tra party, alcool e ragazzi, la timidissima Cath si trova sola per la prima volta e si rinchiude nella sua stanza a scrivere la fanfiction di cui migliaia di sostenitori attendono il seguito. Ma una compagna di stanza scontrosa con il suo ragazzo carino che le sta sempre intorno, una professoressa di scrittura creativa che pensa che le fanfiction siano solo un plagio, e un affascinante aspirante scrittore che vuole lavorare con lei, obbligheranno Cath ad affrontare la sua nuova vita…

Cath é un personaggio in cui molti di noi si possono riconoscere: avida lettrice, nerd, appassionata della saga fantasy The Mage’s Heir, scrittrice di fanfiction sulla saga stessa, che di trova per la prima volta a dover affrontare realemente il mondo esterno lontano dalla gemella Wren.


“Per essere un vero nerd, si era convinta, bisognava preferire i mondi fittizi al mondo reale. Cath si sarebbe trasferita all’istante nel Mondo degli Arcimaghi. L’anno precedente era caduta quasi in depressione quando si era resa conto che, anche se avesse scoperto un cunicolo spazio-temporale magico per entrare nel mondo di Simon, ormai era troppo vecchia per frequentare la Scuola di arti magiche di Watford.”


La lettura prosegue intrecciando le avventure di Cath, di Simon Snow e del Simon Snow della sua fanfiction, Carry On, su cui Cath lavora da ben 2 anni, cercando di completarla prima dell’uscita dell’ultimo libro della saga.


Non é tutto rosa e fiori: tra insicurezze, incomprensioni, litigi con la propria gemella, e la cotta che ha preso per il ragazzo della sua compagna di stanza, Levi, la vita universitaria di Cath si rivelerá più difficile ma anche più interessante del previsto.


Inutile nasconderlo, questo romanzo mi ha conquistato, sia per le tematiche affini, sia per i personaggi che ho trovato a tratti distanti, a tratti molto simili a me, ma veramente ben caraterizzati e studiati. La storia di amore o meglio, le storie d’amore che sono raccontante in Fangirl non sono stucchevoli, esagerate, scontate. E questo è un ottimo punto a favore di qualsiasi libro Young Adult.

Ho adorato l’alternanza delle storie, la vita “reale”, The Mage’s Heir e Carry on, innamorandomi a poco a poco anche di Simon Snow e degli altri personaggi. 

Carry On – Rainbow Rowell: cosa ne penso


Aver apprezzato l’alternanza tra i vari mondi, mi ha spinto a leggere Carry On, il racconto dell’ultimo anno alla scuola di magia Watford di Simon, Baz e Penelope.

Trama

Simon Snow è il peggior prescelto di sempre. Questo è ciò che sostiene Baz, il suo compagno di stanza. Baz potrà anche essere un vampiro e un nemico, ma ha probabilmente ragione. Per la maggior parte del tempo infatti Simon non sa far funzionare la sua bacchetta, oppure non sa controllare il suo inestinguibile potere mandando tutto a fuoco. Il suo mentore lo evita, la sua ragazza lo ha lasciato, e un mostro con la sua faccia si aggira per Watford, la scuola di magia di cui frequentano l’ultimo anno. Allora perché Baz non riesce a fare a meno di stargli sempre intorno?


Nonostante il suo scopo non sia costruire alcuna trama fantasy interessante e originale, sono rimasta piacevolmente stupita anche dagli sviluppi della storia, e non solo sotto l’aspetto romantico e di amicizia.

Credo che però non lo avrei apprezzato allo stesso modo se prima non avessi letto Fangirl: viene raccontato solo l’ultimo anno e alcuni fatti nei dialoghi o monologhi, senza alcun flashback.

Si ha spesso l’impressione di leggere qualcosa di incompleto, di aver bisogno di più informazioni. 

I personaggi non sono caratterizzati al meglio proprio per questo motivo, ma conoscendoli tramite il primo romanzo mi sono appassionata alle loro vicende, sopratutto alla storia d’amore tra Baz e Simon Snow.

A chi consiglio Fangirl e Carry On?


Consiglio entrambi, anche se per motivi diversi:

  • Fangirl è il romanzo che fa per voi se amate il genere YA ma odiate i soliti cliché e volete dei personaggi nuovi, reali, e divertenti, uniti ad una trama semplice ma ben costruita e ad un alto fattore nerd;
  • Carry On fa per voi se siete rimasti affascinati da Fangirl e da Simon Snow e se amate le storie d’amore non convenzionali, ma comunque sane e intriganti. 

Ho letto entrambi i libri in lingua originale e ho trovato lo stile piacevole, molto scorrevole. Trovo che siano ottimi libri per approcciarsi alla lingua inglese perché adatto ad un pubblico adolescente e quindi con un livello medio della lingua. Non ha termini difficili ma piuttosto frasi fatte e modi di dire molto interessanti da analizzare.


Se preferiti leggerli in italiano, entrambi i libri sono editi Piemme e potete trovarli su Ibs, su Amazon e in tutte le librerie. 


A presto!

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1 commento

  1. […] alcune recensioni che trovate qui sul blog, avete immaginato che la lettura in lingua inglese per me non è un problema. Se avessi q, avrei […]

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