Ladies and Gentlmen! Ben ritrovati sul blog!
Beauty and Prejudice nasce come progetto corale: tutti possono dare il loro contributo, raccontare la propria storia, per poter dare voce alle proprie esperienze e aiutare tante persone che si sono ritrovare nella stessa situazione con un messaggio positivo, una speranza in più.
Quando Lidia mi ha chiesto di raccontare la sua storia, ho subito accettato e non mi sono affatto pentita di questa decisione. Spero che questa intervista piaccia a voi quanto è piaciuta a me, vi auguro buona lettura!
Ciao Lidia, parlaci di te: chi sei, cosa fai nella vita e perché hai aperto il tuo profilo Instagram.
Ciao Alessia. Innanzittutto, ci tengo a ringraziarti per quest’interessantissima rubrica e per l’opportunità. Chi sono: sono una linguista e dopo un po’ di tempo passato a fare la ricercatrice, ora lavoro nel mondo del marketing e servizi digitali. Sono anche un’expat: ho sempre trascorso tanti periodi all’estero, e dopo il dottorato sono andata a vivere quasi quattro anni in Francia, per poi spostarmi in Germania.
Ho aperto il mio profilo instagram beautyrecessionista perché mi è sempre dispiaciuto aver smesso di curare il mio vecchio blog, ma volevo un canale diverso e anche un concetto diverso per questa mia passione. Beautyrecessionista è nato con lo scopo di dimostrare che si può essere di tendenza anche senza comprare per forza le ultime uscite. C’è stato un periodo in cui Youtube mi lasciava un senso di “gonfiore” per tutta la pubblicità, il consumismo sfrenato che spinge inconsapevolmente tutti a voler avere tutto, e a comprare tutto anche quando davvero non ci serve. Trovo che questo trend generi un senso di costante insoddisfazione (perché si può sempre aver di meglio) e paura di fronte al modo in cui non siamo capaci di gestirci. Io stessa ho avuto per anni questo atteggiamento. Ecco, Beautyrecessionista vuole premiare l’esperienza, piuttosto che la novità; la qualità piuttosto che la quantità.
Come nasce la tua passione per il makeup e la cosmesi? Cosa rappresenta per te?
Non so dirti esattamente come sia nata. Ho una foto di quando avevo tre anni, la faccia interamente spolliciata di bronzer (degli anni ’80 poi, quindi bello marrone e bello perlato) di mia madre, e un grosso pupazzo al quale avevo gentilmente offerto la stessa make-over. Diciamo che non vedevo l’ora di essere adolescente per iniziare a truccarmi senza che nessuno mi rimproverasse.
Ovviamente, con tutti gli errori del caso: grandi errori di sopracciglia negli anni ’90, eyeliner così spesso che sembra una coda di gatto…per non parlare di quando mi truccavo con l’ombretto blu notte e bianco perlato! Per anni ho avuto la carta d’identità da censurare. In tutto ciò, avevo sempre un feedback positivo da parte delle mie amiche e dai miei amici, quindi ero l’addetta al trucco di tutti. Non ho mai smesso di sperimentare, fino a trovare lo stile che si trova dal 2009 in poi su Alice in a New Wonderland (il mio vecchio blog) e ora sul mio profilo instagram. Mi piace molto anche la skincare, soprattutto quella da parafarmacia, ma devo dire che mi intendo molto meno di questo campo.
Per me make-up e cosmesi rappresentano creatività, tratti distintivi, una forte identità che non ha paura di cambiare e di evolversi. Rappresenta anche la cura di sé stessi, che trovo una cosa molto importante.
All’interno di Beauty and Prejudice, evidenziamo tutti quei pregiudizi legati al mondo della bellezza, quelli che ci infastidiscono e spesso, quelli che ci feriscono di più. Quale pregiudizio/ frase fatta ti infastidisce e/o ti ferisce di più?
Per quanto mi riguarda, il pregiudizio che meno mi piace è legato all’idea che una persona che si prende cura di sé stessa, anche attraverso il make-up, è una persona non intelligente. Oppure che non dedica abbastanza tempo alle cose intelligenti. Una ragazza bella e curata non può essere anche intelligente. E’ un pregiudizio molto diffuso nel mondo accademico e del tutto da sfatare. Se continuiamo a vedere le cose in questo modo, le donne si vedranno sempre e solo come veline perché sono belle e non sfrutteranno mai a pieno il loro potenziale intellettivo. Quelle intelligenti, invece, continueranno a nascondere il loro potenziale estetico avendo un aspetto da Monaca di Monza e continuando a guardare con risentimento le ragazze curate. Così come incoraggio le donne a farsi valere in qualsiasi ambito lavorativo, incoraggio anche le donne di un certo calibro a continuare a mettersi in gioco nella beauty community. Attraverso la visibilità e un discorso di questo tipo, forse un giorno riusciremo anche a sfatare questo mito.
Come si combattono i pregiudizi?
Domanda da un milione di dollari. Se lo sapessimo, li avremmo già sfatati tutti. Penso però che sia molto importante far sentire la propria voce e darle visibilità. Ma penso anche che sia fondamentale continuare a fare quel che si desidera, e ignorare il pregiudizio. Prendere in considerazione solo la critica costruttiva.
Nella beauty community, il posto in cui tutte dovremmo sentirci più al sicuro e capite, spesso ci sono comportamenti completamente opposti. Quale atteggiamento/diceria/frase ti infastidisce di più da parte delle tue colleghe?
Premetto che ho incontrato persone molto carine e molto interessanti grazie alla beauty community. Ma ho anche incontrato tantissime arriviste. Persone molto ipocrite che predicano bene solo con chi commenta “sei la migliore! Sei bellissima”, e poi razzolano male con le altre persone della beauty community. Mi da fastidio la beauty community quando si inizia a fare una polemica fondata sul niente. Sulla prima impressione e sull’ignoranza perché non si conosce quello che sta dietro ad un prodotto o com’è strutturato il mondo della cosmesi. Recentemente mi ha dato molto fastidio il modo in cui certe “colleghe” instagrammer plagiano palesemente i post senza nemmeno creditare il vero creatore (soprattutto quando questo ha meno di 1k). Ah sì, mi da fastidio anche il “ma quel profilo come ha fatto a collaborare con quella marca? Ha 600 followers”, detto da persone che fanno delle foto sgranate e non sanno scrivere una didascalia che dia un po’ di valore a chi legge. Ecco, spero che questi atteggiamenti si spengano nel 2019.
Qual’é il difetto maggiore dell’industria cosmetica ad oggi, secondo te?
Secondo me è quello di far pagare a peso d’oro le colorazioni di prodotti per la base che rispecchino i colori reali della pelle. Per fortuna qualche marchio si sta aprendo di più. E poi il marketing pieno di statistiche fuffa e “complessi” palesemente inventati e venduti a prezzo d’ostriche. Il complesso di peptidi “splendor458” non ha davvero nessuna valenza scientifica. Basta col pensare che siamo tutti polli!
Progetti, sogni e aspirazioni per questo 2019.
Tantissimi, ma per quanto riguarda beautyrecessionista sicuramente ho in progetto di dare più coerenza e una composizione migliore al feed. Ho in mente di lavorare per temi cromatici, ma vediamo se questo sarà compatibile con la mia vita frenetica. Il sogno: arrivare a dove ero arrivata con il mio vecchio blog e quindi a raggiungere almeno i 2000 followers in barba a questo algoritmo e queste ondate senza scrupoli di bot e flash giveaway.
Ringrazio ancora Lidia per aver contribuito al progetto e vi consiglio di seguirla sui suoi canali, che vi lascio come sempre qui in evidenza.
Instagram: beautyrecessionista
Blog: www.aliceinanewwonderland348.blogspot.it
A presto!
Mi piace sempre tantissimo leggere questa rubrica. Ti mette davanti a tanti profili diversi, idee e pensieri di persone lontane con cui in realtà finisci per condividere molto di più di quello che pensavi!