Cosa ne pensate dei contest di makeup? Pensate anche voi che siano tutti pianificati e fatti per far risaltare i soliti personaggi? Allora non conoscete ancora i FAIRy Italiawards.
Sono onorata di poter ospitare il team del contest e poter parlare insieme dei temi legati alla bellezza e al pregiudizio, in particolare all’interno della Beauty communityitaliana.
Ciao Giulia e ciao Alice, parlaci un po’ di voi: chi siete, cosa fate nella vita e come e da quanto avete aperto i vostri canali social legati al makeup.
Giulia: Ciao Alessia e un saluto a tutti i lettori di BeBiBi! Io sono Giulia e sono una laureanda in Lettere e Beni Culturali, una consulente armocromatica, un critico musicale e una giornalista freelance; mi occupo prevalentemente di musica, politica e comunicazione politica, cultura e fenomeni di costume.Volendo concentrarci sull’ambito del makeup, sono conosciuta come miymakeup o MIY Make-Up, acronimo che sta per “Make It Yourself MakeUp”. Ho aperto dapprima il blog e la pagina facebook ad esso legata, se non sbaglio nell’inverno del 2015! Il canale YouTube è arrivato nell’estate del 2016 ed è stata una vera e propria rivoluzione: sebbene non abbia la possibilità di aggiornarlo frequentemente al momento e abbia ancora tanto da imparare, ci ho investito molto, mi diverte e mi dà l’opportunità di affrontare un’ampia gamma di argomenti in maniera molto diretta. Mi sono iscritta su Instagram più o meno in concomitanza con l’apertura del canale YouTube ma inizialmente ero scettica e non ne colsi le infinite possibilità, mentre ora come ora è sicuramente il canale social che curo di più! Ho anche un gruppo Facebook dedicato all’armocromia, che si chiama “ARMOCROMIA – miymakeup”, è piccolino ma ci tengo molto!
Alice: Ciao a te Alessia e ai lettori di BeBiBi!
Come nasce invece per te, Giulia, la passione per il makeup?
Giulia: Credo di avercela sempre avuta in fondo, giacché ho sempre amato tutto ciò che è artistico. Durante l’adolescenza mi sono un po’ trascurata, non mi truccavo quasi mai, ma dopo aver iniziato l’università questa passione è esplosa grazie a internet, andando incontro a un vero e proprio boom negli ultimi due anni!
Cosa rappresenta per voi il makeup?
Come e perché nasce Fairy Italiawards, il primo concorso di makeup tutto italiano basato sulla meritocrazia?
Giulia: FAIRy Italiawards è il primo contest italiano di makeup, originale e trasparente, per make-up artist e make-up enthusiast, aperto a TUTTI, nato dall’esigenza di meritocrazia e trasparenza all’interno della community. Come certamente sapete, la meritocrazia è il tema caldo in ambito beauty e makeup da qualche mese a questa parte, una parola di cui tutti si riempiono la bocca e che tutti desiderano, ma per cui pochi lottano! Noi di FAIRy Italiawards lottiamo per la meritocrazia sin dalla prima edizione, tenutasi tra luglio e ottobre 2016. Ai tempi molte ragazze, deluse da un notissimo contest di makeup internazionale quell’anno sbarcato per la prima volta qua in Italia, confluirono in un gruppo facebook al fine di creare un contest indipendente ispirato al mondo Disney e denominato Fairy Italiawards. Quando però si trattò di concretizzare e dar forma al progetto, si tirarono indietro tutte e rimasi letteralmente da sola. Decisi dunque di prendere le redini di questo contest, nonostante tutto, perché credevo sin da allora in ciò che sarebbe potuto diventare, dunque cambiai il nome in FAIRy Italiawards, dove “fair” sta per “onesto, trasparente” e “fairy” per “fatato, magico”. Cercai uno sponsor per i premi e lo trovai in FinisTerre Mineral Makeup, laboratorio cosmetico specializzato in cosmesi minerale. Cercai dei giurati competenti che potessero valutare i lavori e riuscii, con molta soddisfazione, a trovarne anche di internazionali e di grande fama e bravura, come Molly Bee e Marion Camaleon.
A breve inizierà la quarta edizione: cos’è cambiato nel modo di procedere dalla prima edizione e e quali cambiamenti avete riscontrato nel passare degli anni, nei partecipanti e nell’atteggiamento della comunità beauty?
Giulia: Nel tempo, grazie soprattutto al passaparola, il contest è cresciuto e continua a crescere. Adesso non lavoro più da sola, ma ho con me un’intera squadra di ragazze, ciascuna specializzata in un settore: anzitutto Alice, la mia partner in crime (@alicevolpes.makeup su ig), Erika (@erikabonsmua) e Nati, che da presidente di giuria è entrata ora anche nel team (@itsnatnicole). Un ringraziamento va anche a Giulia (@giulialouferrari) che mi ha aiutato durante la seconda edizione ed è ora nel team degli ambassador che presenteremo a breve. Gli ambassador sono ragazzi e ragazze scelti da noi del team per via della loro bravura, al fine di realizzare dei makeup inspirational. In tal modo loro fanno conoscere i FAIRy e noi facciamo conoscere loro! Una squadra di ambassador opportunamente composta rappresenta la prima novità di questa edizione.
L’edizione di Halloween dei FAIRy ha riscosso un certo successo, i lavori presentati sono stati più di un centinaio (molti li abbiamo dovuti scartare, purtroppo, in quanto non rispettosi delle regole), pertanto ci siamo messi di impegno per non deludere chi ci segue e preparare una nuova edizione coi fiocchi!
Ci saranno tante sorprese: a FinisTerre Mineral Makeup si è aggiunto PuroBio Cosmetics come sponsor, quindi avremo sicuramente più di un vincitore e dei premi meravigliosi!
All’interno di Beauty and Prejudice, evidenziamo tutti quei pregiudizi legati al mondo della bellezza, quelli che ci infastidiscono e spesso, quelli che ci feriscono di più. Quale pregiudizio/frase fatta vi infastidisce e/o vi ferisce di più?
Giulia:Uno dei pregiudizi più irritanti, a mio parere, è quello secondo cui chi si occupa di makeup debba essere stupido e/o superficiale.
Amare il trucco non equivale a essere oca o non avere “di meglio” da fare, il trucco può e deve essere una passione nobile esattamente come la lettura, la musica, il ricamo, il modellismo, la scrittura. E noi stessi dobbiamo impegnarci affinché sia così anche nell’immaginario comune!
Alice: Non saprei parlare di pregiudizi legati al beauty perché, a parer mio, esistono pregiudizi e basta, in qualsiasi ambito!
Nella beauty community, il posto in cui tutte dovremmo sentirci più al sicuro e capite, spesso ci sono comportamenti completamente opposti. Quale atteggiamento/diceria/frase ti infastidisce e/o ti ferisce di più da parte delle tue colleghe?
Giulia: Il comportamento che sicuramente mi infastidisce maggiormente da parte delle mie colleghe, prima delle cattiverie, prima delle manie di protagonismo, prima delle menzogne, è il continuo avallare mediocrità e omologazione. Ormai tutti copiano tutti, la creatività è relegata in un angolino, e sono in pochi ad avere il coraggio di non usare chili di Photoshop nelle foto.
Sono in pochi ad avere il coraggio di osare con pose, luci, idee, makeup sfrontatamente diversi. Ormai tutti i profili instagram e tutti i canali YouTube tendono ad assomigliarsi tra loro: stesse foto, stesso stile, stessi lavori, stesse anteprime, stessi titoli clickbait.
Sono in pochi ad avere il coraggio di esprimersi correttamente in italiano, in maniera fresca, corretta ed elegante e non come dei bimbiminkia americanizzati per attrarre il pubblico più giovane, che notoriamente costituisce la fetta più grossa della torta.
Sono in pochi a far crescere i propri profili in modo onesto e genuino. Una volta una ragazza mi disse che fa parte di 77 “gruppi di supporto” tra instagram, whatsapp e telegram, alcuni dei quali contenenti centinaia e centinaia di persone. Per non parlare di chi acquista follower e like. A chi non è mai capitato di beccare un account da 50 mila follower e domandarsi “ma questa chi è?”.
Sono in pochi a non vendersi per beveroni e pasticche “miracolose”.
Sono in pochi a non plastificarsi, cedendo alla moda del “ritocchino” e contribuendo alla paralisi dell’ideale femminile inteso come “bambolina finta”.
Senti di aver contribuito in qualche modo a rendere più sana la beauty community, italiana e non? Hai altri progetti per poter continuare a creare un clima migliore in un mondo di squali?
Animare in modo pulito la nostra comunità è uno dei miei pallini fissi; d’altronde, come scrisse Terenzio nella sua commedia più famosa, “homo sum, humani nihil a me alienum puto” (“sono un uomo, nulla che sia umano mi è estraneo”).
Il mio progetto più recente, in questo senso, si chiama #positivemonochrome e nasce da una collaborazione con Simona (@ciurciullimakeup su ig): si tratta di un’iniziativa volta a lanciare un messaggio positivo e colorato all’interno della beauty community italiana, spesso schiava di ipocrisie e cattiverie gratuite. Tutti possono partecipare, semplicemente realizzando un makeup monocromatico, da pubblicare sui social con l’hashtag #positivemonochrome e scrivendo nella didascalia cosa si auspica possa cambiare all’interno della nostra comunità! In un mese abbiamo raccolto 120 partecipazioni, segno che la gente vuole cambiare, vuole avere la possibilità di scegliere, di esprimersi, di concretizzare un clima migliore!
A brevissimo lancerò una nuova iniziativa, un po’ sui generis, volta a legare il mondo beauty e soprattutto chi segue il mondo beauty, alla cultura!
Ma sicuramente il progetto al quale sono maggiormente legata è quello dei FAIRy!
Hai qualche novità o piccolo spoiler sulla prossima edizione del contest?
Progetti e aspirazioni per questo 2018.
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