Ciao Francesca, parlaci di te: chi sei, cosa fai nella vita, cos’è e come nasce Beyouty.
Ciao Alessia e grazie per avermi invitata a far parte del tuo mondo. Sono una donna determinata, con tanti sogni da realizzare e molti realizzati e che vivo giorno dopo giorno. Sono una lookmaker e mi occupo di bellezza a 360 gradi. Nel 2012 nasce il mio mondo, fatto di profumi delicati, confidenze tra donne e tanta voglia di sentirsi belle, dentro e fuori. Beyouty – Piacerti. Come sei ha come mission quella di creare sintonia tra anima ed immagine esteriore.
Sei una lookmaker. In cosa consiste nello specifico il tuo lavoro?
Il mio lavoro consiste nel creare un total look tra tecnica e cuore che parte dall’IO, dalla consapevolezza di come si è raccontando la propria personalità attraverso l’aspetto. Un tocco di rossetto, un’acconciatura diversa, un outfit che possa valorizzare al meglio il proprio fisico. Ecco, miro a far sentire bene la donna – come del resto anche l’uomo – a vivere la propria bellezza.
Raccontaci una tua giornata tipo.
Difficile descrivere una giornata tipo, in quanto ogni giorno è diverso dall’altro, fortunatamente. Di solito accade tutto così. Si parte con un bel caffè e attendo che una futura bride mi raggiunga in studio. Ci conosciamo e iniziamo ad immaginare il giorno del matrimonio, definendo ogni particolare: il make up, un fiore tra i capelli o un accessorio prezioso, la scelta dell’abito. Quando non sono in studio per la consulenza, sono perlopiù in giro per l’Italia per realizzare editoriali, essere nel backstage delle sfilate e… raggiungere altri sogni.
Com’è nata la look therapy e come viene utilizzata all’interno del tuo lavoro?
Questo servizio nasce dal viaggio interiore che ho fatto in prima persona. La look therapy l’ho sperimentata prima su me stessa: i miei ricci, anni fa, non esistevano e in un periodo non positivo della mia vita li piastravo, andando così a nascondere il mio vero io, la mia forza. Mi guardavo allo specchio e non mi riconoscevo. Decisi così di metter via la piastra e liberare il manto di ricci. Ecco l’obiettivo: guardarsi allo specchio e sorridere con il cuore, sentirsi in pace con se stesse. Valorizzare i punti di forza e giocando un po’ di più con i punti di deboli perché sono proprio questi ultimi a renderci uniche.
Nel tuo lavoro, ti prendi cura degli altri. Quanto tempo durante le tue giornate ti prendi cura di te stessa attraverso skincare, makeup&co?
Il tempo che dedico a me stessa non è molto. Ma tengo tanto alla cura della pelle del viso e del corpo. Adoro l’acqua micellare e le creme idratanti. Ma ciò a cui non potrei mai rinunciare ogni giorno è il mio rossetto rosso.
All’interno di Beauty and Prejudice, evidenziamo tutti quei pregiudizi legati al mondo della bellezza, quelli che ci infastidiscono e spesso, quelli che ci feriscono di più. Quale pregiudizio/frase fatta ti infastidisce e/o ti ferisce di più?
Di solito tutti i pregiudizi e gli schemi fissi mi stanno stretti, cosi come i retropensieri e la saccenza. In particolare Beyouty nasce da un grosso pregiudizio: “Ciò che è importante è l’anima, non l’aspetto fisico”. Niente di più banale. Con la mia filosofia desidero annullare questo gap. Perché la vera bellezza esteriore non è finzione, ma nient’altro che il risultato dell’equilibrio con la nostra anima.
Nel tuo sito, esiste una sezione formazione in cui ti proponi come Tutor per tutte quelle persone che vogliono svolgere il tuo stesso lavoro. Com’è nata questa idea? In quale veste ti piaci di più: lookmaker o “tutor” di future lookmaker?
Sono dell’idea che non si smette mai di imparare, che ogni occasione è quella giusta per mettersi in gioco e assimilare il più possibile dalle situazioni. Mi sono messa in gioco come tutor e ho voluto mettere a servizio di altre donne la mia esperienza e ciò che ho imparato in questi anni di formazione. Ho sempre fatto corsi personalizzati di self make up ma in questi ultimi anni ho aperto le porte del mio studio a tante allieve che avevano un sogno nel cassetto. Ho sentito come una chiamata: ho realizzato il mio, ora voglio aiutare altri a realizzarlo.
Lookmaker ma anche blogger : nella rubrica ” How to Be a Beyouty” proponi consigli di stile alla portata di tutti. Da dove prendi ispirazione per questa serie di articoli?
Mi informo sempre sulle ultime tendenze grazie a riviste o portali che propongono le ultime novità ma in realtà posti impensabili come l’armadio di mia madre o le disavventure che noi donne viviamo quotidianamente, sono la mia fonte di ispirazione. Addirittura in un mio ultimo blog ho raccontato di quando apro l’armadio di mio marito e mi diverto ad indossare una sua camicia o dei suoi jeans. Quante volte esclamiamo “Non ho nulla da mettere oggi”? Beh, se non troviamo nulla nel nostro armadio ricerchiamo qualcosa che faccia al caso nostro. Per esempio adoro i mercatini vintage, sono davvero una scoperta e una rispolverata della moda del passato.
Qual è il tuo più grande traguardo del 2017 e i tuoi progetti futuri per il 2018.
I progetti sono tanti ma sono solita vivere giorno per giorno, gustando l’essenza di ogni attimo. Ad ogni fine anno si è soliti fare bilanci. A me piace definire ogni anno con argomento che ha fatto un po’ da leitmotive. Il 2017 è stato l’anno delle scelte, personali e professionali. E sono certa che il 2018 sarà l’anno delle conferme.
Ringrazio ancora Francesca e il suo ufficio stampa per l’estrema disponibilità, e per avere accettato di lasciare questo splendido contributo all’interno della rubrica.
Non potete non seguirla adesso! Vi lascio tutti i link nel Disclameir qui sotto e sono fiduciosa che ne farete buon uso.
Se anche voi volete dire la vostra sul tema beauty and prejudice, potete scrivermi oppure compilare questo sondaggio!
A presto!